Comuni
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Castiglione dei Pepoli |

Altitudine: 700 s.l.m.
Municipio: Piazza Marconi, 1 -
40035
Tel. +39 0534 801 611 - Fax +39 0534 801 700
Sito Web: http://www.comune.castiglionedeipepoli.bo.it/
Frazioni: Baragazza, Creda, Lagaro,
Rasora, Sparvo.
Cenni storici
Nell'Appennino a sud-est di Bologna, dopo San Benedetto Val di
Sambro troviamo Castiglione dei Pepoli. Il paese si trova nell'arco
dei maggiori rilievi montuosi della zona: Monte Gatta ( 1.158 m
.), Monte Bagucci, Monte Coroncina e Monte Tavianella. In località Baragazza
vi è il Santuario della Madonna di Bocca di Rio
(foto) sorto nel luogo dove, secondo la leggenda, il
16 luglio 1480 due pastorelli, Cornelia Evangelisti e Donato Nuttini,
ebbero un'apparizione miracolosa della Vergine, che chiese loro
di erigere in quel bosco un tempio in suo onore. Così la
leggenda vuole che sia sorto questo santuario, uno dei più famosi
dell'Appennino e meta di pellegrinaggi da tutta Italia: sul luogo
dell'apparizione venne eretto un tempietto, poi ampliato alla fine
del '500 e del '700, acquisendo le forme attuali ad opera del Venturoli. |

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Loiano |

Altitudine: 713 s.l.m.
Municipio: Via Roma, 55 - 40050
Loiano (Bo)
Tel. +39 051 654 36 11 - Fax +39 051 654 52 46
E-mail: comloian@iperbole.bologna.it
Sito Internet: http://www2.comune.bologna.it/bologna/comloian
Frazioni: Anconella, Barbarolo, Bibulano, Roncastaldo,
Scanello, Scascoli
C enni storici
Nell'Appennino a sud-est di Bologna, percorrendo la strada panoramica
più bella della provincia, troviamo Loiano. Il centro è rinomato
soprattutto per l'Osservatorio Astronomico dell'Università di
Bologna. Realizzato nel 1936 è dotato di due strutture osservative,
consente l'osservazione della volta celeste con potenti telescopi.
A Loiano, nel centro del paese (foto) , ci sono
anche mete storiche che meritano una visita. La prima è la
Chiesa di San Giacomo e Santa Margherita, del XIV secolo, eretta
dagli Agostiniani; coro e campanile sono del '700, la cupola del
1933. La Chiesa ospita due belle opere settecentesche: Madonna,
Bambino e S. Giacomo del Calvart e la Madonna del Carmine di A.
Piò. A Villa Loup sostò nel 1859 Papa Pio VII dopo
aver incontrato Napoleone a Parigi. Nello stesso anno, si concordò l'abolizione
delle barriere doganali fra Toscana, Romagna, Modena e Parma. Il
21 ottobre del 1786 Goethe, diretto a Firenze, pernottò all'albergo
della Corona, narrando poi questo avvenimento nel suo "Viaggio
in Italia".
Sezione
Borghi e Sentieri |

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Monghidoro |

Altitudine: 841 s.l.m.
Municipio: Via Matteotti, 1 -
40063 Monghidoro (Bo)
Tel. +39 051 655 56 40 - Fax +39 051 655 55 20
Sito Web: http://www.comune.monghidoro.bo.it/
E-mail: segretario@comune.monghidoro.bo.it
Frazioni: Piamaggio, Campeggio, Frassineta,
Vergiano
Cenni storici
Nell'Appennino a sud-est di Bologna troviamo il comune di Monghidoro
detto anticamente Scaricalasino: alla stazione di dogana pontificia
al confine con la Toscana bisognava, appunto, far controllare il
carico degli animali. La zona è naturalisticamente pregevole
e ricca di boschi (foto) e di edifici rurali
suggestivi. Tra gli oratori, vale una deviazione a Campeggio il
Santuario della Madonna dei Boschi, del 1680, che ospita un'immagine
della Madonna di San Luca, portata ogni anno nella Parrocchiale
per le rogazioni. Nei dintorni, a Vergiano, si trovano l'antica
Chiesa di San Alessandro e un nucleo di abitazioni del XVI secolo. |

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Monterenzio |

Altitudine: 200 s.l.m.
Municipio: Piazza Guerrino De
Giovanni, 1 - 40050 Monterenzio (Bo)
Tel. +39 051 929 002 - Fax +39 051 929 292
Sito Internet: http://www.comune.monterenzio.bologna.it/
E-mail: urp@comune.monterenzio.bologna.it
Frazioni: Bisano, S.Benedetto del Querceto,
Sassonero,
Rignano Bolognese, Vignale, Sassuno, Pizzano, Cassano
Cenni storici
Nell'Appennino a sud-est di Bologna, oltrepassando Mercatale, si
arriva nel Comune di Monterenzio, che copre una vasta area di Appennino
fra la valle dell'Idice e quella del Sillaro. Del Castello di Monterenzio
le cronache parlano fin dal 1298: devastato dalle truppe del Barbarossa
e dalla guerra fra Bologna e Ferrara, se ne perdono le tracce alla
metà del '300. Delle origini medioevali del centro restano
però molte testimonianze. Fra Monterenzio Nuovo e Monterenzio
Vecchio si trova la Torre del XIII secolo, pezzo forte del borgo
di Scaruglio, pure di origine trecentesca. Scendendo verso l'Idice
si incontra un altro borgo, Villa di Cassano, i cui edifici hanno
origine dalla metà del '300 al secolo successivo. Sul massiccio
montuoso di Monte Bibele, poco lontano da Monterenzio, sono stati
rinvenuti i resti di un villaggio etrusco-celtico le cui origini
risalgono al IV secolo a.C. Gli scavi hanno portato alla luce,
tombe, case, strade e molti oggetti d'uso quotidiano come vasellame
contenente semi carbonizzati, utensili, ornamenti, armi, monete.
Questi reperti sono oggi visibili nel Museo Archeologico Luigi
Fantini di Monterenzio. Da ammirare troviamo anche un importante
corredo funebre della vicina necropoli, con l'emblematico elmo
di ferro con appliques di bronzo (foto) , strumenti litici
del Paleolitico e del Mesolitico, frammenti di ceramiche romane,
carte, documenti e fotografie che documentano la storia della Valle
dell'Idice. |

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Monzuno |

Altitudine: 630 s.l.m.
Municipio: Via Casaglia, 4 - 40036
Monzuno (Bo)
Tel. +39 051 677 33 11 - Fax +39 051 677 01 44
Sito Web: http://www.comune.monzuno.bologna.it/
Email: segretario@comune.monzuno.bologna.it
Frazioni: Vado, Rioveggio
Cenni storici
Nell'Appennino a sud-est di Bologna, deviando dalla Porrettana
sulla strada del Setta ci si inerpica per una decina di chilometri
e si arriva a Monzuno. Il nome deriva probabilmente da Giove (Mons
Zeus) o Giunone (Mons Juno) nacque come Comune nel 1803. L 'abitato
attuale è moderno, ma ha il pregio di affacciarsi su una
bella valle, ricca di mete storiche e naturalistiche. La chiesa
di San Giovanni Evangelista , rifatta nel 1891, conserva un sorprendente
interno barocco. Nei dintorni, a Bigola, si trova la trecentesca
Chiesa di San Michele, rifatta nel '600 e anch'essa con interno
barocco; ospita un ritratto del Santo, copia di quello reniano
conservato a Roma. A Rioveggio è possibile ammirare il Castello
di Elle, della famiglia Berti, a cui appartengono altri due manieri
in parte rimodernati: quello della Polverara e la Torre di
Montorio (foto) . Poco distante da Monzuno si erge Monte
Venere, una cima di 996 metri ; qui sorgeva un tempio dedicato
alla dea dell'amore. |

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Pianoro |

Altitudine: 207 s.l.m.
Municipio: Piazza dei Martiri,
1 - 40065 Pianoro (Bo)
Tel. +39 051 652 91 11 - Fax +39 051 774 299
E-mail:
Sito internet: http://www.comune.pianoro.bo.it/
Frazioni: Pianoro nuovo, Musiano,
Rastignano, Sesto, Pianoro Vecchio, Livergnano, S.Salvatore di
Casola, Riosto, S.Maria di Zena, Gorgognano,
Montecalvo, Montelungo, Guzzano.
Cenni storici
Nell'Appennino a sud-est di Bologna, percorrendo la strada della
Futa e passando per la frazione di Rastignano, troviamo Pianoro;
un chilometro prima di Pianoro Vecchia - è la Torre dei
Lupari, quattrocentesca, un edificio con torre, loggetta e un mascherone
da fontana. Il nuovo centro di Pianoro sorge tre chilometri oltre
quello antico. In quest'ultimo è interessante visitare la
Chiesa di S.Giacomo Maggiore. Si tratta di un edificio ristrutturato
nel '700, unito a un "ospitale" dei pellegrini di cui
si ha notizia fin dal XII secolo. A 15 chilometri da Pianoro troviamo
il Monte delle Formiche, un monte isolato, da cui si gode una bellissima
vista e che deve il suo nome a un curioso fenomeno naturale: intorno
all'8 settembre, giorno della festa della Madonna, sciami di formiche
volanti raggiungono la vetta fin dentro la chiesa e qui muoiono.
E' tradizione che gli insetti vengano accolti, benedetti e dispensati
ai fedeli: la credenza popolare vuole che curino alcuni malanni.
Alle falde del Monte delle Formiche si trova un altro edificio
interessante, il Castello di Zena (foto) , costruito
nei pressi dell'omonimo torrente. Anche il castello è di
origini medioevali. Nel maniero venne tenuto prigioniero nel 1270
il conte Guido Selvatico di Dovadola, caduto nelle mani dei Conti
di Loiano e S. Lazzaro e poi liberato dai Bolognesi. Il Santuario
di Monte delle Formiche, chiamato anche di S.Maria di Zena, è di
origine medioevale, e venne rifatto varie volte nel 1297, nel '700-'800
e nel 1955. |

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Sasso Marconi |

Altitudine: 132 s.l.m.
Municipio: Piazza dei Martiri,
6 - 40037 Sasso Marconi (Bo)
Tel. +39 051 843 511 - Fax +39 051 675 01 51
Email: lzini@smarconi.provincia.bologna.it
Sito Internet: http://www.comune.sassomarconi.bologna.it
Frazioni: Fontana, Badolo, Battedizzo,
Pontecchio, Borgo Nuovo, Tigliano, Capoluogo
Cenni storici
Nell'Appennino a sud-est di Bologna troviamo Sasso Marconi, che
deve il suo nome alla Rupe (foto) che si erge
non lontano dalla confluenza del Setta e del Reno, sovrastando
la via Porrettana, e alla figura di Guglielmo Marconi. La zona è ricca
di belle ville: Villa Fontana del '400, Villa delle Torrette (di
fronte vi è l'Oratorio di Santa Apollonia, con due iscrizioni
latine del 1630), Villa Quiete. Quest''ultima fu residenza del
pittore Francesco Albani: su uno dei pavimenti si scorge ancora
una macchia, forse di sangue. Si dice vi fosse caduto, ferito a
morte nel XVI secolo, un giovane della famiglia Caprara. Il Castello
de' Rossi, nella frazione di Pontecchio, venne eretto fra il 1482
e il 1485: qui furono ospiti Papa Giulio II nel 1507 e Paolo III
nel 1541, e vi soggiornò anche il poeta Torquato Tasso nel
1587. Villa Fontana, detta Palazzo Sanuti è di origine quattrocentesca
e il cortile presenta loggiati e una bella fontana. Prima di Sasso
Marconi sulla Porrettana vi è la frazione di Pontecchio
ove sorge la più celebre delle dimore della zona: Villa
il Griffone. Nel parco di questa Villa, sorge il Mausoleo dove
riposa il grande scienziato Guglielmo Marconi. La Villa fu costruita
dai fratelli Griffoni alla fine del '600, ma deve l''attuale linea
ai Patuzzi, che la modificarono nel ' 700. L 'edificio passò alla
famiglia Marconi nel 1895, e in queste stanze Guglielmo compì il
suo primo esperimento sulla telegrafia senza fili. |

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S.Benedetto Val di Sambro |

Altitudine: 600 s.l.m.
Municipio: Via Roma, 39 - 40048
San Benedetto Val di Sambro (Bo)
Tel. +39 0534 95 026 - Fax +39 0534 95 595
Sito Internet: http://www.sambro.provincia.bo.it/
Email: Segretario@comune.sanbenedettovaldisambro.bo.it
Frazioni: Madonna dei fornelli,
Castel dell'Alpi, Pian del Voglio, Montefredente, S.Andrea,
Monte Acuto Vallese, Ripoli, Pian di Balestra, Cedrecchia,
Zaccanesca, Qualto
Cenni storici
Nell'Appennino a sud-est di Bologna troviamo San Benedetto Val
di Sambro, che nasce dalla fusione dei comuni di Pian del Voglio
e Poggio dei Rossi, entrambi di antichissima origine. Da visitare
a Pian del Voglio, il Palazzo Comitale con torre del quindicesimo
secolo. Si trova presso la Chiesa di San Giovanni Battista: appartenne
ai signori del luogo, i de' Bianchi, ospitò i Medici durante
l'esilio da Firenze e fu residenza del Cardinal Lambertini, poi
divenuto Papa Benedetto XIV. A Ripoli si trova la Chiesa di Sant'Andrea,
di cui si ha notizia già nel '300, rifatta alla fine del
'600. All'interno si può ammirare la Visitazione della Madonna
attribuita a Guido Reni. La località Madonna dei Fornelli
deve il suo nome al Santuario dedicato alla Madonna della Neve,
eretto nel 1638 dalla popolazione per celebrare la fine della peste
descritta. L'immagine di Maria con il Bambino, dipinta su rame, è visibile
nel tempietto ampliato tra la fine dell'800 e i primi del '900..
Anche Castel dell'Alpi che si affaccia sul lago omonimo
(foto) , a sette chilometri da San Benedetto, è meta
ideale per una gita: nel 1951 una frana, ostruendo il corso del
Savena, ha creato un bel laghetto artificiale sulle cui rive è possibile
prendere il sole e fare pic-nic. |
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